Novità:
Cosa facciamo
Il Piano di zona distrettuale
Il Piano sociale di zona, è la rappresentazione degli interventi programmati per il triennio 2024-2026, in favore e a tutela delle fragilità di natura sociale e sociosanitaria che caratterizzano la comunità sociale residente nel Distretto RM4.3.
Le fragilità e i conseguenti interventi sono rilevati e definiti in favore di 8 differenti tipologie di persone:
- Famiglia, Minori e giovani
- Anziani autosufficienti
- Anziani non autosufficienti
- Persone con disabilità e con patologie degenerative invalidanti
- Povertà
- Disagio adulti
- Donne vittime di violenza
- Immigrati e minoranze
Le attività dell’Ufficio di piano
La gestione finanziaria, amministrativa, gestionale ed operativa degli interventi è curata dall’Ufficio di Piano del Distretto - UdP, unità organizzativa incardinata nell’Ente “capofila” del medesimo Distretto”.
L’Ufficio di piano è chiamato a provvedere, in particolare, a:
- predisporre, la proposta di Piano Sociale di Zona e curarne l’attuazione;
- gestire le risorse finanziarie per l’attuazione del Piano Sociale di Zona e l’erogazione degli interventi e dei servizi del sistema integrato locale a livello distrettuale;
- curare i rapporti con l’Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente per l’integrazione dei servizi sociali con quelli sanitari;
- coordinare il Servizio Sociale Distrettuale; curare i rapporti con le strutture della Regione e dei Ministeri competenti in materia di politiche sociali;
- curare i rapporti con i soggetti, pubblici e privati, operanti nel distretto in ambito sociale;
- monitorare e raccogliere i dati e le informazioni, con particolare riferimento all’utenza e ai bisogni sociali emergenti, anche al fine dell’implementazione del sistema informativo dei servizi sociali.
Di seguito, le attività pianificate, programmate e gestite dall’Ufficio di piano, classificate come da nomenclatore SIOSS – Sistema Informativo dell’Offerta di Servizi Sociali.
Macro-attività | Descrizione | Importo totale € |
---|---|---|
A | Accesso, valutazione e progettazione | 2.033.161,53 |
B | Misure per il sostegno e l'inclusione sociale | 3.937.800,14 |
C | Interventi per la domiciliarità | 7.408.333,97 |
D | Strutture comunitarie e residenziali | 745.532,73 |
Totale | 14.124.828,37 |
I LEPS
Il Distretto RM 4.3 esercita, in forma associata, le funzioni e i compiti relativi, in primis, alla programmazione e gestione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali e sociosanitarie.
Secondo le vigenti disposizioni normative nazionali e regionali, sono livelli essenziali delle prestazioni sociali (da cui l’acronimo LEPS):
- la presenza, sull’intero territorio del Distretto, di Sportelli di segretariato sociale, per l’accoglienza, l’ascolto, l’orientamento, la prima presa in carico delle famiglie in condizione di fragilità;
- la presenza di un Servizio sociale professionale per la presa in carico e la progettazione di interventi in favore di famiglie in condizione di bisogno e fragilità; in particolare, deve essere garantita la presenza di almeno 1 assistente sociale ogni 5 mila abitanti;
- l’attivazione del Modello PUA (Punto unico di accesso) per l’integrazione delle prestazioni sociosanitarie;
- la presenza del Servizio di Pronto Intervento Sociale (PIS) con l’attivazione della Centrale operativa di servizio e di intervento emergenziali;
- l’attivazione di prestazioni e interventi di natura anche economica, a supporto della domiciliarità;
- l’attivazione di percorsi di inclusione sociale e lavorativa in favore degli individui e delle famiglie in condizione di fragilità economica e a rischio esclusione sociale;
- centri diurni e residenziali e supporto delle varie forme di fragilità.
L’attuazione di tutti gli interventi sopra elencati è sostenuta economicamente da fonti di finanziamento di natura comunitaria, nazionale, regionale e comunale.
Le principali Fonti di finanziamento
Le Fonti di finanziamento di cui il Distretto Roma 4.3 dispone sono di natura comunitaria, nazionale, regionale e comunale.
È di natura comunitaria la Sovvenzione Pon Inclusione che nel Piano di zona è destinata a rafforzare i percorsi di inclusione sociale e lavorativa in favore di nuclei in condizione di fragilità economica
Il PNRR M5C2 Investimenti 1 che sostiene vari interventi in favore della domiciliarità, dell’inclusione di persone in condizione di disabilità, a supporto delle fragilità economiche.
Sono di natura nazionale:
- il Fondo Nazionale Politiche sociali, di cui almeno il 50 % deve essere destinato obbligatoriamente ad interventi in favore dell’infanzia e dell’adolescenza;
- il Fondo nazionale Non auto sufficienza per favorire la permanenza a domicilio dei beneficiari, con priorità alle persone in condizione di disabilità gravissima;
- La Quota Servizi fondo povertà per sostenere la realizzazione delle politiche in favore di nuclei beneficiari in condizione di fragilità economica.
- Il fondo dopo di Noi per la costruzione di percorsi verso l'autonomia di persone in condizione di disabilità prive del sostegno familiare.
- I Fondi d natura regionale sono da destinarsi alla realizzazione dei LEPS come definiti ai paragrafi precedenti.
Di seguito lo Schema sinottico delle Fonti di finanziamento e della destinazione d’uso, impiegabili sul Piano sociale di zona in ciascuna delle annualità 2024 – 2027.
Fonte di finanziamento | Importo (€) |
---|---|
Finanziamento comunale | 3.600.568,4 |
Quota assegnata dalla Regione (Fondo Non Autosufficienza, Fondo Nazionale Politiche Sociali e Fondo Sociale Regionale) | 5.468.741,1 |
Quota Servizi Fondo Povertà | 2.764.772,78 |
Povertà estreme – Fondo Povertà | 2.834,32 |
Gioco d’Azzardo Patologico | 105.251,7 |
Caregiver | 178.604,22 |
Fondo regionale Interventi a sostegno delle famiglie con minori nello spettro autistico | 56.892,15 |
Fondo nazionale per l’inclusione per le persone con disabilità | 91.694,89 |
Altre fonti di finanziamento | 3.063.928,17 |
Totale | 14.124.828,37 |